sabato 21 marzo 2009

Buon autunno a tutti!













Eh sì,
la temperatura , dai 33 gradi secchi di ieri, oggi è bruscamente crollata a 30 gradi centigradi, forse meno;
ben due nuvole sottili e leggere come il soffio della brezza serale, hanno pensato di colorare di rossastro il tramonto appena calato sul Morro,
e anche i delfini, nella baia di Gamboa, sembrano stanchi dei giochi estivi e quasi annoiati dalla placidità dello specchio d’acqua che ne riflette le coste scoscese di argilla rossa.
La sabbia non scotta più come prima e chi ci ha fatto il callo può anche camminare scalzo senza temere di bruciarsi.
Vabbè,
finchè l’autunno è così possiamo pure farcelo andar bene…
anche perché siamo spossati da un’estate incredibile, la nostra prima estate brasiliana a tutti gli effetti!
Anzitutto le visite che abbiamo ricevuto e che continuiamo a ricevere…
E con esse la conferma che persone,
in cui avevi creduto tanto tempo fa ed in cui hai continuato riporre la tua stima ed affetto,
erano quelle giuste e care.
Ed insieme la consapevolezza di quanto,
nonostante una coerenza di fondo,
tutto cambi,
ed in fretta.
Io e Giancarla abbiamo aggiunto tante altre nuove conoscenze interessantissime e gradevoli al nostro personale “guest book”.
Nonostante siamo praticamente scomparsi dal web,
che in qualche modo ci teneva aggrappati a casa,
ci sono tante persone a cui pensiamo tanto,
soprattutto a quelle che hanno visto arricchirsi,
in un modo o in altro,
il proprio nucleo familiare!
E sappiamo che in un paese regredito a una velocità impressionante,
come purtroppo prevedevamo andandocene,
troveremo una bella informata di linfa vitale recentemente atterrata da quelle parti o in vista della pista d’atterraggio!
Il pensiero, naturalmente, corre ai parenti più stretti ed agli amici più intimi,
ma,
anche per evitare di cadere in elenchi sempre incompleti,
volevo scrivere che una sensazione speciale ci viene dal fatto che,
probabilmente,
una di queste gemme è stata forgiata
e comunque accolta nella nostra casa romana,
affidata in nostra assenza alle cure di una bella persona.
Noi, nel nostro piccolo,
abbiamo sfamato quell’essere immondo di Gasperino.
Costui, oramai, pesa quanto un abbacchio e si è trasformato in un carezzevole bandito di strada,
che tuttavia non disdegna affatto le comodità di una casa italiana ed i vizi che vi si praticano con voluttà.
Pertanto se qualcuno fosse interessato ad incontrare questo piccolo opportunista di dubbia reputazione può comodamente cercarlo ad ore pasti ed in occasione delle colossali penniche che il suddetto conduce instancabilmente nel letto del sottoscritto.
Non aggiungo altro.
Il nostro neoacquisto Paolo,
nel frattempo probabilmente in una precedente vita abitava al Morro tant’è che in poco più di un mese è diventato più popolare del sindaco,
ha 13 lavori e duecento progetti e si gode alla stragrande la leggerezza dei suoi 24 anni, passati in buona parte a lavorare in giro per il mondo.
Natalia,
dopo tre mesi di annunci giornalieri circa una imminente partenza,
ci ha spiazzati tutti riempiendo in quattro e quattr’otto lo zaino, legandoci stretto il sacco a pelo
e infine correndo al ponte per il barcone che dopo un’ora e mezza di dondolante trasferimento,
l’avrebbe depositata su di un pullman;
e dopo 3 giorni di viaggio praticamente ininterrotto( 3!!!! )
le cronache mondane la danno a zonzo per Buenos Aires,
già inserita e integrata col ritrovato contesto urbano e
pronta ad inseguire i propri sogni forte della propria beata spensieratezza.
Quanto al Morro che dire se non che qui è successo di tutto,
che nonostante il “Verao” brasiliano sia bello che terminato da un pezzo l’isola è piena e anche la pousada va da sé…
Il panico di capodanno e l’entusiasmo per la stagione che esplode in tutta la sua energia,
il sole di febbraio e le sue lune piene,
le maree estive e la capoeira alla sera…
il carnevale,
con Giancarla ad aprire la “sfilatina” del Morro dall’alto dei suoi curiosi trampoli…
la”Resacca do Carnaval”, vera peculiarità del Morro in occasione della quale il canevale di Bahia si trasferisce sull’isola a mitigare riposo e una festa che non vorrebbe finire mai.
E poi concerti e birre in spiaggia,
acque limpide e bollenti all’ombra di una natura lussureggiante ed incurante del caldo secco e fermo.
Questa la cornice, ma non potete immaginare i personaggi; vale a dire quella congrega di pazzi che sono tutti coloro che, a vario titolo, risiedono sull’isola.
Se questo posto ha ricevuto in dono una grande energia è anche vero che sono questa manica di squinternati a trasformare,
in un modo o nell’altro,
questa energia in qualcosa:
E qui si va da chi vive da otto anni con ciò che la natura gli offre,
in una casa di foglie intrecciate all’interno di una inestricabile laguna di mangrovie e spiagge dorate,
fino a chi per far fronte ai debiti che accolla al proprio destino,
si vende la fede nuziale,
poi finita tra le nostre mani un attimo prima di essere smerciata da un allibratorucolo del posto.
Giusto per accennare due vicende o personaggi di ordinaria amministrazione.
Ma troppe ce ne sarebbero da raccontare.
Vi terremo aggiornati,
tornate a visitarci!



E. & G.