sabato 23 agosto 2008

......dalla nostra finestra sul mondo....


E' mezzanotte e mezza qui al Morro De Sao Paulo, Baiha, Brasile....

e mentre Giancarla schiaccia un pisolino nell'attesa (o quanto meno con il proposito) di svegliarsi tra un po', bere un caffè ed uscire per locali, sono qui a portare un saluto e a raccontare quel che si osserva standosene affacciati alla nostra finestra che da sul pazzo mondo brasiliano!

A parte il lutto nazionale seguito ai tre fischi rimediati dall'Argentina alle olimpiadi, i nostri attuali concittadini sembrano condurre la solita imperturbabile vita.
I turisti, nonostante il costo dei voli dall'europa, cominciano ad abbondare ed un pizzico di benessere rende ancor più serena la quotidianità di questa gente semplice, senza tante pretese,la cui esistenza tranquilla finisce con lo scandire i ritmi di quest'isoletta dell'Atlantico.
La primavera alle porte rischiara i pomeriggi e calma le onde, impressionanti fino a pochi giorni fà.
E noi siamo qui, portiamo avanti la nostra pousada e cerchiamo di riempirla di gente che abbia voglia di divertirsi;
poi, da quando è partito l'esperimento del bistrot, la pousada ha preso nuova vita e vari amici lasciano abitualmente qui i loro strumenti musicali così che, qualche sera a settimana, partono delle belle jam session che, nonostante i nostri spazi risicati, vedono alternarsi tutti quelli del giro capaci di suonare uno strumento o cantare.
Insomma ce la passiamo bene.
Ora scusatemi ma è ora di svegliare Giancarla e vedere se mantiene fede ai suoi giulivi propositi serali.
Buonanotte e a presto,
E.
P.s.: proprio perchè èstata una bella giornata stasera, per cena, filetto di pesce in salsa di maracujà e salvia sulle note del bellissimo disco di Luca Flores, "For those I never knew".
Baci.

domenica 17 agosto 2008

"Vagabundinho Bar Bistrot"



…..Ci eravamo lasciati qualche tempo fa’ mentre eravamo alle prese con visite aliene di strani ceffi atterrati da non si sa bene dove… e,
come promesso,
eccoci qui a raccontare le nostre evoluzioni brasiliane!
Iniziamo a pensare che da queste parti si stia davvero bene…anche più di quanto crediamo io e Giancarla!
La pousada, infatti, nel corso delle poche settimane della nostra gestione, non si sa bene perché non si sa bene come, si è riempita di personaggi di ogni tipo e razza, umana ed animale (animale soprattutto).
Questa tendenza a stabilirsi dalle parti della Varanda Do Sol,

che poco scientificamente viene classificata come “Sindrome del Vagabundo”,
sembra essere endemica e consiste,
a quanto pare,
nella inconscia predisposizione di soggetti affamati quanto famelici,
una volta conosciuta l’ospitalità locale,
a trovare il modo di non lasciare più la pousada;
in vari casi che abbiamo avuto l’opportunità di constatare,

la medesima sintomatologia si risolve nel non inventare nemmeno una giustificazione o nel non creare un seppur minimo presupposto che motivi la non richiesta presenza di siffatti soggetti presso il nostro piccolo ed ospitale rifugio:
alcuni di essi,
anzi la maggior parte,
infatti semplicemente fanno la conoscenza del posto e da quel momento non schiodano più neppure se invitati a farlo.
Solo per fare alcuni nomi,

da qualche tempo godiamo della compagnia di Napoleone,
gatto inspiegabilmente paffuto e peloso per queste latitudini,
che si è presentato omaggiandoci di un granchio di mezzo chilo adagiato sull’entrata della sala delle colazioni.
Costui,

pur disponendo di una famiglia più che rispettabile che lo nutre e cura,
ultimamente preferisce starsene appollaiato in casa nostra o nei più disparati angoli della pousada,
incurante delle torture cui lo sottopongono gli ospiti più crudeli (di cui diremo tra breve),
salvo sparire nel momento in cui io o Giancarla lo cerchiamo per utilizzarlo in funzione antistress e lisciarci calli sul suo pelo bianco e rossiccio.
Adesso che gli volevamo scattare una foto, naturalmente, non c’è!
Il proprietario (si fa per dire) di Napoleone,

che si chiama Tudi e, quale carpentiere, alle volte ci aiuta a mettere qualche toppa al fasciame di questo vecchio battello alla deriva;
ogni tanto Tudi se lo viene pazientemente a riprendere, quanto meno per mostrare alla propria figlioletta che l’ingrato animale è ancora vivo.
Quanto a crudeltà (soprattutto verso animali, piante e propri coetanei consimili)

i bambini della “rua” non sono secondi a nessuno:
a dire il vero la sindrome li ha colpiti in forma lieve tant’è che la loro attrazione per questo luogo si consuma essenzialmente in brevi quanto intense crisi di astinenza che vengono rapidamente alleviate dalle merende di Giancarla o trovano sfogo in repentini giochi a nascondino negli anfratti del nostro pur piccolo ostello, dopodichè......
.....ma forse è meglio non terrorizzare i nostri lettori con il resoconto delle atrocità commesse dai solari e apparentemente innocui pargoli... ve li descriveremo meglio in occasione di halloween o di qualche truculenta ricorrenza.
Non mancano gli innumerevoli componenti della locale famiglia “Colibrì” i quali,

neonati compresi,
una volta apprezzata la dolcezza del miscuglio che quotidianamente viene messo a loro disposizione dai sottoscritti,
trascorrono le giornate a penzolare tra i fili elettrici qui davanti ed i dispensatori di “ambrosia” distribuiti sulle nostre verande.
Oggi, superando le diffidenze iniziali, uno di loro si è addirittura concesso il brivido di abbeverarsi alla mia mano: brutta cosa la fame, la golosità peggio ancora!
E poi, come è ovvio data l’abbondanza di creaturine umane di cui questi si nutre,

vi è il ”Marziano”:
questo apparente giovanotto, nonostante le evidenti difformità rispetto al creato a noi noto,
è stato ugualmente infettato dalla sindrome (vi è anche chi lo addita quale untore e dunque causa dell’epidemia che ci affligge),
non ne ha voluto sapere di tornare da dove è venuto e, pur di restare, ha messo sul piatto tutte le proprie capacità
(o comunque una serie impressionante di millanterie)
per convincerci a non rispedirlo sul suo pianeta…
Noi,

particolarmente sensibili ai drammi dell’emigrazione
(attualmente siamo membri di una comunità italo brasiliana di cinque milioni di elementi nonchè cittadini di uno stato che si sta distinguendo per accoglienza e fratellanza verso lo straniero, specie se zingaro e/o rumeno),
non abbiamo potuto far altro che inventare il modo di impiegarlo presso di noi in qualità di barman, suonatore di chitarra dal vivo, cuoco di barbecue, etc…e dunque,
insieme a lui,
abbiamo recentemente aperto,
nella sala della colazione,
un piccolo Bar - Bistrot – Churrascheria e lo abbiamo chiamato,
proprio per esorcizzare questa penosa sindrome che tutto ha originato e con un inconsapevole quanto amorevole omaggio a Charlie Chaplin,
“Vagabundinho Bar Bistrot”!!!
Che cosa aggiungere?!
Veniteci a trovare ma attenti: non esiste antidoto né vaccino e se il bacillo vi attacca non c’è nulla da fare, vi tocca restare qui!
(basti guardare lo sguardo soavemente beota di Emiliano ed Alessandra, recentemente contagiati…)

Noi vi abbiamo avvertiti….fate Voi!

Baci,
tanti,
E.



P.S.:Grazie a Laura (Madrid) e ad Emi ed Ale (Ostia Beach) per le belle foto.




domenica 3 agosto 2008

a loro piacciono le bionde....!



Eravamo rimasti alla apparizione notturna dello strano individuo venuto dallo spazio....

Costui, che in omaggio al grande Flaiano chiameremo "Il marziano" si è ormai stabilito dalle nostre parti e, con motivazioni del più vario tipo, che alle volte sono apparse anche un poco pretestuose(!?), ha sempre trovato, ad oggi, una ragione per frequentare la nostra pousada; non è particolarmente molesto e, quando non dondola su di un amaca con lo sguardo rivolto allo spazio dal quale dice di provenire, sperimenta misteriose misture con alambicchi argentati e strumenti da taglio, richiedendo costantemente la nostra approvazione circa l'appena operato. Allergico allo sforzo fisico che non sia svolto a fine di gioco e/o divertimento, "Il marziano" affronta gli impedimenti della giornata con calma flemmatica ed ottimismo (almeno apparente) incrollabile. Crediamo sia venuto sulla nostra terra al fine di infiltrarvisi e raccogliere informazioni anche se, a dire il vero, non sembra interessarsi poi molto a quello che lo circonda, si ciba, in nostra presenza, di frutta e carne in porzioni abbondanti ma nella norma, anche se c'è chi afferma di averlo visto ingoiare interi bambini, di carne grassoccia e teneramente bianca, dopo averli ruzzolati ben bene nell'argilla delle nostre spiagge, di cui pare vada ghiotto....

noi lo terremo d'occhio e, soprattutto, vi terremo aggiornati......!

E. e G.