domenica 17 agosto 2008

"Vagabundinho Bar Bistrot"



…..Ci eravamo lasciati qualche tempo fa’ mentre eravamo alle prese con visite aliene di strani ceffi atterrati da non si sa bene dove… e,
come promesso,
eccoci qui a raccontare le nostre evoluzioni brasiliane!
Iniziamo a pensare che da queste parti si stia davvero bene…anche più di quanto crediamo io e Giancarla!
La pousada, infatti, nel corso delle poche settimane della nostra gestione, non si sa bene perché non si sa bene come, si è riempita di personaggi di ogni tipo e razza, umana ed animale (animale soprattutto).
Questa tendenza a stabilirsi dalle parti della Varanda Do Sol,

che poco scientificamente viene classificata come “Sindrome del Vagabundo”,
sembra essere endemica e consiste,
a quanto pare,
nella inconscia predisposizione di soggetti affamati quanto famelici,
una volta conosciuta l’ospitalità locale,
a trovare il modo di non lasciare più la pousada;
in vari casi che abbiamo avuto l’opportunità di constatare,

la medesima sintomatologia si risolve nel non inventare nemmeno una giustificazione o nel non creare un seppur minimo presupposto che motivi la non richiesta presenza di siffatti soggetti presso il nostro piccolo ed ospitale rifugio:
alcuni di essi,
anzi la maggior parte,
infatti semplicemente fanno la conoscenza del posto e da quel momento non schiodano più neppure se invitati a farlo.
Solo per fare alcuni nomi,

da qualche tempo godiamo della compagnia di Napoleone,
gatto inspiegabilmente paffuto e peloso per queste latitudini,
che si è presentato omaggiandoci di un granchio di mezzo chilo adagiato sull’entrata della sala delle colazioni.
Costui,

pur disponendo di una famiglia più che rispettabile che lo nutre e cura,
ultimamente preferisce starsene appollaiato in casa nostra o nei più disparati angoli della pousada,
incurante delle torture cui lo sottopongono gli ospiti più crudeli (di cui diremo tra breve),
salvo sparire nel momento in cui io o Giancarla lo cerchiamo per utilizzarlo in funzione antistress e lisciarci calli sul suo pelo bianco e rossiccio.
Adesso che gli volevamo scattare una foto, naturalmente, non c’è!
Il proprietario (si fa per dire) di Napoleone,

che si chiama Tudi e, quale carpentiere, alle volte ci aiuta a mettere qualche toppa al fasciame di questo vecchio battello alla deriva;
ogni tanto Tudi se lo viene pazientemente a riprendere, quanto meno per mostrare alla propria figlioletta che l’ingrato animale è ancora vivo.
Quanto a crudeltà (soprattutto verso animali, piante e propri coetanei consimili)

i bambini della “rua” non sono secondi a nessuno:
a dire il vero la sindrome li ha colpiti in forma lieve tant’è che la loro attrazione per questo luogo si consuma essenzialmente in brevi quanto intense crisi di astinenza che vengono rapidamente alleviate dalle merende di Giancarla o trovano sfogo in repentini giochi a nascondino negli anfratti del nostro pur piccolo ostello, dopodichè......
.....ma forse è meglio non terrorizzare i nostri lettori con il resoconto delle atrocità commesse dai solari e apparentemente innocui pargoli... ve li descriveremo meglio in occasione di halloween o di qualche truculenta ricorrenza.
Non mancano gli innumerevoli componenti della locale famiglia “Colibrì” i quali,

neonati compresi,
una volta apprezzata la dolcezza del miscuglio che quotidianamente viene messo a loro disposizione dai sottoscritti,
trascorrono le giornate a penzolare tra i fili elettrici qui davanti ed i dispensatori di “ambrosia” distribuiti sulle nostre verande.
Oggi, superando le diffidenze iniziali, uno di loro si è addirittura concesso il brivido di abbeverarsi alla mia mano: brutta cosa la fame, la golosità peggio ancora!
E poi, come è ovvio data l’abbondanza di creaturine umane di cui questi si nutre,

vi è il ”Marziano”:
questo apparente giovanotto, nonostante le evidenti difformità rispetto al creato a noi noto,
è stato ugualmente infettato dalla sindrome (vi è anche chi lo addita quale untore e dunque causa dell’epidemia che ci affligge),
non ne ha voluto sapere di tornare da dove è venuto e, pur di restare, ha messo sul piatto tutte le proprie capacità
(o comunque una serie impressionante di millanterie)
per convincerci a non rispedirlo sul suo pianeta…
Noi,

particolarmente sensibili ai drammi dell’emigrazione
(attualmente siamo membri di una comunità italo brasiliana di cinque milioni di elementi nonchè cittadini di uno stato che si sta distinguendo per accoglienza e fratellanza verso lo straniero, specie se zingaro e/o rumeno),
non abbiamo potuto far altro che inventare il modo di impiegarlo presso di noi in qualità di barman, suonatore di chitarra dal vivo, cuoco di barbecue, etc…e dunque,
insieme a lui,
abbiamo recentemente aperto,
nella sala della colazione,
un piccolo Bar - Bistrot – Churrascheria e lo abbiamo chiamato,
proprio per esorcizzare questa penosa sindrome che tutto ha originato e con un inconsapevole quanto amorevole omaggio a Charlie Chaplin,
“Vagabundinho Bar Bistrot”!!!
Che cosa aggiungere?!
Veniteci a trovare ma attenti: non esiste antidoto né vaccino e se il bacillo vi attacca non c’è nulla da fare, vi tocca restare qui!
(basti guardare lo sguardo soavemente beota di Emiliano ed Alessandra, recentemente contagiati…)

Noi vi abbiamo avvertiti….fate Voi!

Baci,
tanti,
E.



P.S.:Grazie a Laura (Madrid) e ad Emi ed Ale (Ostia Beach) per le belle foto.




5 commenti:

Anonimo ha detto...

ma quanto siete belli, abbronzati e rilassati!!!!
E' davvero bello sentirvi o meglio leggervi così.... speriamo di venire a trovarvi al più presto e magari, visto quanto daccordo siamo sempre andati io e mio fratello, stabilirci, perchè no alla Varanda!
Aneddoto... Celeste in spiaggia, passa piccolo aereo da turismo e lei "va da Io Ico!! ..." L'aereo inizia a girare sulla spiaggia e lei.... "No trova trada? Ta Brasie!!!" ... avesse potutuo lo avrebbe accompagnato!!!!

Baci, tanti, anche a voi!

Enrico, Giancarla,Gasperino, Cajù.... ha detto...

Dalle mille baci da parte nostra...e grazie,
a presto,
E.

Anonimo ha detto...

cristina: guarda, matilda, ci sono giancarla e enrico nelle foto...
matilda: e perché c'è anche enrico?
cris: perché vivono insieme
mati: ah si, in quel brasile......

manade ha detto...

quanto sei dolce mati.....

Anonimo ha detto...

Ciao gente coraggiosa che ha fatto la miglior scelta e cioè lasciare l'Italia. E' un pò che tengo d'occhio Morro per una vacanza...agosto come periodo può andare?
Vi lascio la mia mail in modo che magari mi possiate dare dei consigli. ciao (danilotoninelli@libero.it)