domenica 28 settembre 2008

Sogni di inizio primavera







E torniamo a scriverVi,

con tanta voglia di farlo…
I nostri pensieri volano veloci,

alleggeriti dal diradarsi delle nubi che hanno accompagnato questo frettoloso, ed ancora incompiuto cambio di stagione…
Il Morro,

come ad oggi non lo conosciamo,

si sta spogliando in fretta dei suoi abiti invernali e anche gli ultimi bar riaprono dopo mesi di riforme pazientemente operate con i lenti ritmi del lavoro ai tropici.
Anche noi,

nel nostro piccolo,

abbiamo affrontato i primi interventi di un certo impegno constatando piacevolmente come un fastidioso imprevisto che,

in tempi non troppo distanti e, per poco, non ancora una volta,

si sarebbe perfettamente potuto prestare ad un eccessivo nervosismo ed a scatti d’ira,
si sia rivelato,
invece,
la migliore occasione per osservarsi alle prese con il tipico contrattempo fisiologico a questo lavoro,
e per di più fianco a fianco con simpatici uomini e ragazzi del posto,
tutti “immersi” nella risoluzione dello stesso problema.
Una sorta di prova antincendio,
o di falso allarme tipo quelli che si fanno la prima sera sulle navi da crociera.
Solo che qui la merda di cui traboccavano i chiusini era vera,
ed a qualcuno potevamo ricordare, piuttosto, l’allegra orchestrina del Titanic,
riuscendo a gustarci allegramente ed impassibilmente anche quei 4 giorni passati tra tubi, chiusini, pompe idrauliche e calce…mentre il vascello appariva inabissarsi nelle “sabbie” mobili sottostanti il suo pesante ed ingolfato scafo.
Il tutto si è concluso con una bella parmigiana di melanzane e “presunto” locale,
sfornato da Giancarla alle 10 dell’ultima sera di lavori e rilassamente ingurgitata da noi due,
il buon Gustavo ed Everaldo,
cui alcuni alludono quale il mago dell’idraulica isolana e che,
presentatosi con una spavalda proposta concernente il riconoscimento di un pasciuto compenso a fronte della riuscita dell’intervento
(data dunque per scontata),
ha dovuto scendere a più miti consigli una volta constatata la impossibilità sua,
della pompa ad immersione da 2 KW, degli alambicchi e del tank,
di stappare le arteriosclerotiche tubature che corrono sotto la pelle della nostra pousada non più ragazzina!
E così noi altri,
novelli Homer Simpson di Buddista tempra nell’affrontare siffatti lavori,
abbiamo fatto la nostra parte (alludo soprattutto alla parmigiana) e,
tra un racconto di cantiere ed una birra a fine giornata,
ci siamo sentiti,
in qualche forma,
un po’ più parte della comunità locale ed un pizzico più brasiliani.
Naturalmente non credo ci sia bisogno di suggerire che,
in un villaggio iperturistico,
ma dove non ci sono neanche le strade figurarsi gli smorzi,
possano accadere cose del tipo andare ad affittare la pompa con un viaggio di un ora e un quarto di 4x4 all’interno del mato,
dal cugino di un tale che conosceva Everaldo;
per il tank è stato più semplice,
è bastato convincere un intraprendente residente locale a concederci in uso il proprio serbatoio dell’acqua ed a rimuoverlo con scale e funi dal tetto di casa,
provvedendo preventivamente a svuotarlo ed allagando dunque la stradina di sabbia dove tutti noi abitiamo con grande gioia degli infradecenni accorsi numerosi;
non ultimo imponendo l’astinenza igienica ai propri coinquilini e/o familiari a cambio della onesta somma di una ventina di vecchi euri giornalieri che
ci si augura (ma non ci giureremmo)
siano stati destinati solo in piccola parte all’immediata traduzione in liquore nazionale di infima qualità ed alto tasso alcolemico,
meglio nota come “cachaça”.
Tra le simpatiche visite di gradevoli coppie di viaggiatori, quali Maurizio e Monica, Jeff e Ciara, le nostre Priscilla e Daria e tanti ancora,
e gettato alle spalle un piccolo quanto istruttivo episodio alla “Cape Fear”,
potiamo i rami e gli eccessivi getti di palmette, piante fiorite e rampicanti vari che adornano la nostra locanda,
lucidiamo le placche ed oliamo i legni che la incorniciano e sostentano ,
per farci trovare pronti all’ondata di placido tepore che,
con il quietarsi degli eventi e lo sfoltire delle piogge,
avvolgerà di brillante limpidezza gli scorci di questa briciola di Brasile.
Rivolgendo un pensiero a casa, a tutti i mostriciattoli urlanti che stanno per venire a farci compagnia ed al mondo che troveranno,
non possiamo che abbracciare forte gli amici Andrea e Sabina che a Vicenza,
insieme a persone che non facciamo fatica ad immaginare semplici ed educate come questa unita coppia di viaggiatori,
protestano pacificamente per la costruzione di una enorme base militare in piena città,
semplicemente perché si rifletta sull’inutile quanto pericoloso scempio che si sta per compiere e chiedendo che sia lasciata al popolo la scelta sull’utilizzo del proprio territorio,
e vengono pesantemente bastonati dalle forze dell’ordine oramai a tutto asservite fuorché alla legge.
Una serata del genere non poteva che essere sospinta dalla colonna sonora di “In to the wild” e dallo stesso Eddie Vedder che,
con la cover di quella unica grande “Redemption Song” che,
anche da queste parti e nel nostro microscopico,
ci azzardiamo ogni tanto a gridare alla luna,
omaggia il sommo poeta del reggae e non solo.
Sogni d’oro a tutti quanti.

Morro De Sao Paulo, Bahia, 27.09.08.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

non è difficile pensare giancarla inserita nel tessuto brasiliano, un pò più difficile vedere te....s.l.

Anonimo ha detto...

abbiamo deciso di leggerti ogni 10 righe tanto il filo del discorso non si perde s.l.

Anonimo ha detto...

non c'è problema!
capisco anche che a una certa età ci si rende conto di non avere tanto tempo a disposizione per gli svaghi...e anche la concentrazione lascia il tempo che trova...d'altro canto i
concetti vengono ripetuti anche ad uso di signore attempate quali voi siete..
Però.magari,tra una partita di bocce, e una fila all'asl mi auguro che troviate il tempo anche per inforcare gli occhiali per vedere da vicino e vi sorbiate pazientemente quanto, di tanto in tanto, ci piace postare...
E.

P.s.: provate a scollegare l'apparecchio acustico,dice mia nonna che si legge con più attenzione!

Anonimo ha detto...

la mammina è in partenza .... sta arrivando dal suo figlio maschio preferito!!! Fatele tante coccole e godetevela il più possibile... vi voglio bene, mi mancate.... tanto...
M.
P.S.
appena posso mando mail...

Anonimo ha detto...

Ciao belli,siete contenti del regalo in arrivo?beh,sono curiosa pero so che per il momento lei deve essere ancora stordita dal viaggio ma felice di rivedervi,beh capisco l'emozione che lei sta provando,ci sono passata poco tempo fa.Ben arrivata e si goda suo figlio e sua nuora e ovviamente il mio paese piu che può.Per quanto riguarda voi devo dire che ultimamente stanno succedendo tante cose qui in italia che comincio a spaventarmi,non per me ma per i miei figli e mi rendo conto che per me che non sono nata qui mi procura tanta sofferenza adesso capisco più che mai le vostre motivazioni.Beh ragazzi miei non è colpa tanto della gente ma della nostra politica che in fondo in fondo penso che guadagni con questi sbarchi di clandestini,può essere anche che mi sbagli e che sbaglierò anche io visto che voto qui ma questo è quello che penso in questo momento in cui,almeno sotto questo aspetto,sembra un paese cosi bello ma che i problemi che si stanno presentando sembrano di un alto livello di difficolta da superare.Scusate lo sfogo, godetevi mamma e continuate cosi come siete.Baci a tutti Lindaura

mimmo ha detto...

Ciao ragazzi siamo tutti a Parma, domani andiamo a trovare la piccola Lara a Milano,Jhon cresce e il pancione di Sabry si allarga, sembra che abbia mangiato Giancarla. Pietro è impegnato a sgridare la piccola Giada ... è il suo passatempo preferito, anche se Giada piange ma alla fine papino è sempre papino.Sarebbe bello incontrarci tutti nel vostro paradiso terrestre, ma qui le cose non sono favorevoli:vedi pancione, ferie non date, disoccupazione, carestia, le sette piaghe d' Egitto ..... sperando in tempi migliori.....ci vediamo in Italia.