martedì 18 novembre 2008

E allora beccateve questa!!!

Ci eravamo lasciati in partenza per le isolette che compongono la costa del Dendè, qui nello Stato di Bahia, dalle parti del Morro di San Paolo, Brasile.
Era già nostra intenzione raccontare come abbiamo trascorso questa breve vacanza dagli adempimenti quotidiani connessi alla gestione della pousada:
inoltre abbiamo ricevuto vari messaggi da parte di tanti amici i quali,
dopo aver espresso la propria felicità per il tipo di vita che stiamo conducendo da queste parti,
non hanno potuto fare a meno di mandarci tanti velati “vaffa” una volta saputo che,
evidentemente non appagati dal vivere e lavorare sulla spiaggia la cui foto apre il blog che state leggendo,
avevamo deciso di concederci un viaggietto zaino in spalla alla ricerca di posti nuovi ed emozioni differenti.
Ed allora,
una volta tornati a casa e letti gli improperi provenuti in tutte le forme e le vie di comunicazione immaginabili,
abbiamo pensato che la cosa migliore,
in questi casi,
non consista nel dare a vedere il senso di colpa che ci attanaglia per avervi abbandonato nella nostra povera patria,
bensì sia quella di insistere e di metterci il carico!
Quindi lasciatevi raccontare quanto possa essere bello lasciarsi alle spalle questo lavoro pur stupendo,
saltare su un gommone carico di turisti in gita,
farsi dare un passaggio su una spiaggia semi deserta
e mettersi in cammino per vedere dove si arriva e magari cosa ci sia oltre la punta di roccia che il nostro sguardo intravede alla fine dell’orizzonte.
Tolti i sandali,che sulla sabbia non servono, ed armati di tanta voglia di camminare abbiamo incontrato il primo villaggio,
dove un simpatico conducente di trattore,
unico mezzo motorizzato su tutta l’isola,
ci ha accompagnato
(ma solo dopo aver trascorso un oretta a chiacchierare sdraiati sull’erba)
per foreste e sentieri fino ad uno sperduto paesino di pescatori dove non c’è telefono e le poche attività esistenti,
ossia un comedor e un mercatino,
chiudono alle 5 del pomeriggio.
Qui abbiamo cominciato ad esplorare le spiagge deserte del luogo e la foresta che le lambisce
fino a notare un piccolo cartello di legno che indicava la possibilità di affittare un posto per dormire.
E’ stata una piacevolissima sorpresa trovare,
nascosta nella vegetazione ma a pochi metri dal mare,
la casetta costruita da Leleo,
un ventenne nativo del luogo che,
utilizzando solamente materiali portati dal mare o sottratti alla foresta,
ha tirato su una piccola opera d’arte.
Due piani in legno, fango pressato e paglia; finestre basculanti in giunchi e vimini, un piccolo bagno, cucinino e lavello, scala e stanza da letto con verandina tondeggiante in legno di biriba e, naturalmente, amaca dove dondolarsi al suono delle onde che si frangono vicine,
con sottofondo creato dai mille rumori della foresta….
Il tutto per una quindicina di euro a notte.
Qui ci siamo rilassati due o tre giorni cucinandoci il pesce sfilato dalle reti appena ritirate ed interrompendo il nostro dolce far niente solo per passeggiare lungo la costa e tra le mangrovie,
scambiare due chiacchere con i locali davanti ad una immancabile bottiglia di birra,
facendo giusto attenzione a non incappare in uno dei tanti serpenti velenosissimi ma non aggressivi che popolano questo tratto di natura incontaminata.
Quando la voglia di vedere altro ancora si è fatta sentire,
abbiamo approfittato della bassa marea per risalire la costa a piedi,
fermandoci di quando in quando a fare un bagno o riposare all’ombra delle palme,
fino ad arrivare,con qualche ora di cammino,
in una splendida pousada di conoscenti brasiliani
(Emi ed Alessandra, dovreste vedere quanto è cresciuto il pony!)
e dunque ad un porticciolo da cui ripartire alla volta di casa.
A questo punto approfittiamo di questo post per mandare una affettuosa risposta collettiva a quanti, soprattutto su Facebook,
hanno espresso un pizzico di sana e genuina invidia per chi,
come noi,
si ritrova al caldo di questa primavera di Bahia.
Ragazzi,
possiamo solo dire questo:
cercate di mettere qualche soldo da parte perché,
se davvero ve la sentiste di mollare tutto in un futuro prossimo
e di tentare una esperienza del genere,
sappiate che con quello che a Roma serve per comprarsi non una casa ma un posto auto scoperto, qui,
dandosi da fare e usando la testa e la fantasia,
potreste comprare un pezzetto di terra,
magari proprio nei luoghi di cui abbiamo appena narrato,
e mettere su un attività che,
se pure non vi farà arricchire,
può dare tante belle soddisfazioni e offrire la possibilità di godersela davvero.
Noi ci stiamo già lavorando e cerchiamo qualcuno disposto a investire somme contenute,
magari per tirare su un bel centro ecoturistico da queste parti….
Stay tuned! Ora al lavoro che i nostri ospiti, che in questo caso hanno passaporti brasiliani, belgici, australiani e irlandesi,
reclamano giuste attenzioni.
A presto,
Enrico e Giancarla.


P.s.: purtroppo al nostro ritorno la piccola Iside si è ammalata e,
dopo aver combattuto come una tigre contro i parassiti che la hanno assalita,
ha chiuso gli occhi esausta e ci ha privato della sua dolcezza e intelligenza.
La natura è bella quanto crudele alle volte,
ma almeno lei è giusta e tratta tutti allo stesso modo.
E, quanto a noi, abbiamo fatto il possibile, ma non è bastato…
le nostre lacrime ci ricordano quanto sia complicato amare anche una creaturina di 100 grammi,
ma va bene così.

2° p.s.: a proposito di facebook, chiediamo scusa agli amici a cui ancora non abbiamo risposto ma qui la connessione va a carbone e usiamo internet soprattutto per lavorare e informarci, oltre che per il blog…

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Eccomi, meglio tardi che mai!non sapevo che potevo lasciare commenti..che dire..bravi bravi..vi mando un abbraccione grande sperando di venirvi a trovare prima o poi, ciao kiko un bacione!
Danielle

Anonimo ha detto...

Ma volete rispondere al telefono di casa???
Ce l'avete salutato il pony da parte nostra? peccato non si posso no aggiungere foto altrimenti vi mandavamo quella del mini pony..
Come ve la passate?? oggi qui è il primo giorno di freddo vero, voi a quanti gradi state??
A dicembre dovrei vendere il maggiolino ad un pazzo, se ci riesco e davvero mi da quello che mi ha proposto,ci facciamo una settimana da voi..
Ci mancate tanto è inutile dirlo ma è utile ricordarvelo... Un'abbraccio immenso Sinke e Ale..

Unknown ha detto...

MI DISPIACE UN SACCO PER IL MICIO.. RAGAZZI VI ABBRACCIO.. FACENDOVI SAPERE LE MIE NOVITà.. VISTO CHE LE VOSTRE LE LEGGO TUTTE QUI!!!
GIULIA ED IO SIAMO STATE PRESE IN UNA SCUOLA DI TEATRO A BOLOGNA.. COSì CI TRASFERIAMO Lì X ALMENO 2 ANNI E PIù.. SONO MOLTO FELICE PERCHè è PROPRIO QUELLO CHE DESIDERAVO.. UN PICCOLO SOGNO CHE SI AVVERA.. UN MIRACOLO TANTO SUDATO.. ABBIAMO GIà TROVATO CASA!! ED è BELLISSIMA!!! VI BACIO ED OGNI TANTO VI PENSO!! GODETEVI TUTTO.. COME GIà PERFETTAMENTE FATE.. VIVI :-)